A quanti mesi nell’ovetto?

Comprendere a partire da quando di possa usare l’ovetto con un neonato non è affatto una cosa scontata e io stesso, alla nascita di Martin, avevo un pensiero totalmente errato a riguardo.

Ricordo infatti le indicazioni che l’ospedale ci diede al momento della dimissione, raccomandandoci di andare a prendere il piccolo portando con noi l’ovetto.

Ma come? Il neonato appena nato, non dovrebbe trovar posto nella navicella?

A quanto pare sembra proprio di no, questo è almeno ciò che proprio l’ospedale di Bolzano ci ha raccomandato.

Cerchiamo quindi di fare un poco di chiarezza e comprendere a partire da quando si possa usare l’ovetto per il neonato. A quanti mesi nell’ovetto?

Prima però di dare una risposta a questa domanda, cerchiamo di comprendere bene cosa esattamente sia l’ovetto e quale sia il suo ruolo nella gestione di un neonato.

Che cos’è l’ovetto per neonati?

L’ovetto è una sorta di guscio ben strutturato all’interno del quale trova agevolmente spazio il neonato che, al suo interno, assume una posizione che è un ibrido tra quella supina e quella seduta.

L’ovetto offre infatti la giusta protezione all’indifesa schiena del neonato che, non avendo i muscoli ancora ben sviluppati, necessita di un supporto per sorreggersi.

L’ovetto è stato concepito per il trasporto in auto del neonato, poiché assicura un’ottima sicurezza in caso di incidenti o scossoni durante la marcia.

Meglio però assicurare l’ovetto con l’isofix, che altro non è che una struttura in plastica e acciaio, che si aggancia direttamente al sedile dell’auto e assicura il top della sicurezza stradale.

Ne esistono di vari tipi diversi in base al modello e al marchio del vostro ovetto, nella tabella che segue riassumiamo i principali.

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Col tempo però l’ovetto si è evoluto a mezzo di trasporto, tanto è vero che io stesso decisi di acquistare il kit per attaccare l’ovetto alla struttura del passeggino e sfruttarlo quando il bambino non voleva più stare nella navicella.

Ovvio però che il bambino non dovrebbe mai stare a lungo in quella posizione, specie nei primi mesi di vita, dunque il mio consiglio rimane quello di evitare l’ovetto quando non necessario almeno per i primi 3 mesi.

Ovetto per passeggiate

A quanti mesi è possibile mettere il bambino nell’ovetto?

L’ovetto è utilizzabile sin dalla nascita del bambino, tanto è vero che il mio piccolo Martin è uscito dall’ospedale a bordo dell’ovetto.

Fino a quanti mesi si può usare l’ovetto?

Di solito si può usare l’ovetto sino ai 15 mesi o i 13 kg del bambino (o giù di lì, può variare da marchio a marchio). Ma non fatevi illusioni.

Martin a 6 mesi non ci stava proprio più, perché le dimensioni dell’ovetto sono comunque ridotte (mentre quelle del mio bambino no) e a partire dal settimo mese sono stato costretto a passare al seggiolino auto.

Quanto a lungo può stare il neonato nell’ovetto?

Meglio sempre non eccedere nei tempi e ridurre al minimo il tempo di permanenza del bambino nell’ovetto, che è poi il motivo per cui si sconsiglia di fare lunghi viaggi in macchina quando il neonato è piccolo.

Sempre meglio non superare le due ore di permanenza.

Meglio l’ovetto o la navicella per la schiena del neonato?

Per la schiena di un neonato ai primi mesi di vita, non c’è alcun dubbio che la navicella sia il posto migliore. Nella navicella il neonato può infatti mantenere la posizione a lui più congeniale e più comoda, ovvero quella sdraiata.

Le cose cambiano solo a partire dal quarto mese di vita, età nella quale il bambino rafforza la sua muscolatura della schiena e anche la posizione nell’ovetto diventa a lui più congeniale.

Quando usare la navicella e quando l’ovetto?

Navicella e ovetto sono strumenti che tendenzialmente svolgono due funzioni differenti. La navicella è il contenitore migliore per i primi mesi di vita.

a quanti mesi nell'ovetto

Il bambino al suo interno rimane in posizione supina, è dunque l’ideale per fare passeggiate o comunque per ogni spostamento all’esterno della propria abitazione.

Il principale compito dell’ovetto è quello di proteggere il bambino in auto, poiché offre il massimo della sicurezza possibile.

In tanti usano l’ovetto anche per passeggiare o fare la spesa, montandolo sulla struttura del passeggino. Di per se non è sbagliato, ma bisogna sempre cercare di ridurre al minimo il tempo di permanenza del bambino al suo interno, non eccedendo mai le 2/3 ore.

Può tuttavia essere un buon diversivo per il piccolo, che avrà la possibilità di osservare il mondo da un altro punto di vista.

Si può usare l’ovetto per le passeggiate?

Come detto in precedenza, è possibile usarlo, anche se la soluzioni migliore e ideale rimane sempre la navicella.

Se il bambino ha però necessità di cambiare posizione e soprattutto se ha superato i 3 mesi di vita, non è affatto un problema usare l’ovetto per una passeggiata.

Cercate però sempre di non eccedere con i tempi di utilizzo.

Come orientare l’ovetto in auto?

L’ovetto in auto deve essere orientato in posizione contromarcia, perché è la posizione più sicura per un neonato ai primi mesi di vita (vedi qui i consigli del Ministero sulla sicurezza stradale).

Io ammetto che nel mio modello di ovetto, a cui ho aggiunto un sistema di ancoraggio isofix, non avevo proprio la possibilità di orientarlo diversamente, dunque il problema non me lo sono proprio posto.

Questa posizione va mantenuta abbastanza a lungo e, nel mio caso, sino al cambio dall’ovetto al passeggino auto, quando Martin non ci stava proprio più al suo interno.

Evitate quindi di orientare diversamente l’ovetto, poiché ne vale la sicurezza di vostro figlio.

Come si monta l’ovetto in auto?

Il montaggio dell’ovetto non è poi così complicato, poiché si tratta di un semplice fissaggio, sfruttando le cinture di sicurezza dell’auto.

Diverso è il caso in cui montiate un isofix, perché questo va ancorato al sedile e il compito diventa un pochettino più arduo.

Di solito l’isofix è fornito con due piccole guide, che creano un passaggio dal sedile al suo interno e consentono il passaggio dei due perni dell’ovetto che si devono poi agganciare all’apposita barra in acciaio.

Qui occorre un po’ di forza e qualche tentativo, prima che l’ancoraggio vada a buon fine.

Se invece non intendete usare l’isofix, il mio consiglio è quello di guardare un video esplicativo su Youtube, come quello che trovate qui, che probabilmente riuscirà a chiarirvi le idee molto meglio di qualsiasi altra parola.


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