I bambini possono mangiare il mais: da che età e come

Quando si cominciano ad introdurre alimenti complementari, la madre comincia a preoccuparsi. L’alimentazione del bambino è importante per la crescita si sa e i cereali vengono introdotti sin da subito nella dieta, poco dopo il latte.

Molte madri si chiedono se i bambini possono mangiare il mais e quando cominciare ad inserire questo prodotto nella dieta.

Ma soprattutto quale tipologia di mais inserire, perché non tutte possono far bene ai piccoli. Da sapere è sicuramente che il mais è ricco di nutrienti ed è un ottimo carboidrato, viene venduto sotto forma di chicchi di mais bollito o cereali.

Il mais non fa parte dei frutti come si crede erroneamente, ma un cereale. Ottima fonte di ferro, fibre, vitamina a e tante vitamine del gruppo b utili alla crescita, quindi può essere utilizzato come sostituto della pasta o del pane. Ma contiene anche molti grassi insaturi.

Ecco quali sono i benefici:

  • Fa molto bene all’intestino e allo stomaco, permette anche il regolare transito intestinale
  • Ottimo alleato delle ossa
  • Aiuta il sistema cardiovascolare
  • Non presenta glutine: lo può mangiare anche chi è celiaco

Vediamo di solito a che età si comincia a dare il mais ai bambini.

Mais e bambini: quando si comincia a mangiare?

Il mais è un articolo da supermercato che spesso si ha in casa in diverse varietà, quello più usato è quello in scatola, che è ideale per cene sfiziose e veloci.

Ma attenzione sempre a non esagerare, il mais è un carboidrato, e soprattutto quello in scatola, contiene molti zuccheri. Prima di introdurlo nei primi e secondi piatti dei bimbi, sarebbe necessario parlare con il pediatra.

Durante lo svezzamento

In genere il mais viene introdotto durante lo svezzamento, si crea una pappa definita “purea” con farina di mais, che può essere dato al bambino già dai 5-6 mesi in totale sicurezza.

Assicurarsi che abbia mangiato già alimenti simili come farro e orzo, cominciare ad introdurlo nell’ alimentazione a poco alla volta per vedere se il neonato gradisce.

18 mesi

Prima di dare al bambino i chicchi di mais è necessario che abbiano un po’ di denti. Quindi a 18 mesi circa, si potrebbe far provare loro la pannocchia in piccole quantità.

Precedentemente lo si può anche bollire e dare loro con verdure e un secondo piatto di carne o pesce a seconda di ciò che il bambino gradisce. Sicuramente avrà già provato altri cereali, quindi non ci saranno grossi problemi. La farina può essere usata anche per i dolci, esseno più leggera di quella normale, utilizzata per i dolci.

2 anni in poi 

Dai 2 anni in poi, si possono dare al bambino tutte le tipologie, anche il mais in scatola. Ovviamente con moderazione, perché è ricco di additivi e zucchero.

Il mais dovrebbe essere introdotto in una dieta varia e valutarne bene i componenti. Molte volte si parla di mais “bio”, ma il consiglio è sempre di fare attenzione alle etichette. L’ideale sarebbe aggiungerlo ad un piatto, circa una volta a settimana. Il massimo consentito è 200 grammi.

I bambini possono mangiare il mais

Che tipo di mais possono mangiare i bambini?

I bambini possono mangiare tutti i tipi di mais, sempre tenendo conto della produzione e delle informazioni presenti sulle etichette ( soprattutto per lo zucchero) e dall’età. Ovviamente ci si può sbizzarrire per dare colore ai piatti dei bambini senza esagerare nelle quantità.

Purea di mais

Da piccoli si può dare ai bimbi una purea, tipo porridge con cereali di mais e altro tipo, farina di riso e farina di mais da somministrare insieme a passati di verdure.

Gli adulti invece amano una purea di mais che con l’aggiunta del latte diventa tipo purè di patate e con l’aggiunta di paprika si da un tocco in più al piatto. In alternativa per adulti e bambini, si può optare per una vellutata con l’aggiunta di patate e latte, tra gli alimenti preferiti dei bambini.

Chicchi di mais

Per mais in chicchi, intendiamo quelli derivanti dalla pannocchia, sempre cereali anche loro ricchi di vitamine e ottimi cereali. Si danno quando il bambino è un po’ più grande. Se si vuol dare la pannocchia, allora la si può semplicemente bollire.

In alternativa con i chicchi si possono creare dei fantastici pop corn con poco olio e sale, da dare al bambino, ma vanno bene anche per gli adulti di tutte le età.

Il mais è uno degli alimenti che si presta a tantissime ricette anche dolci, è un ottimo cibo da integrare con altri cibi salati e meno salati per dar vita a ricette facili e sfiziose.

Mais in scatola

Il mais in scatola merita un discorso a parte, tutti sanno che non è proprio tra gli alimenti consigliati in un alimentazione corretta. Il cibo contiene sempre vitamine e tanti benefici. Ma il contenuto nella scatola è ricco di zuccheri e additivi che non fanno sempre bene al corpo.

Non è nemmeno consigliato per la madre in gravidanza e in allattamento, perché si sa che le sostanze nocive possono finire nel latte e far male al bebè.

Mentre alcune leggende metropolitane indicano il mais come un perfetto cereale in grado di far aumentare il seno. Anche se non ci sono prove scientifiche a riguardo.

Tuttavia per i bambini è consigliato dai 2 anni in poi, come cereale da usare come sostituto della pasta, dopo aver introdotto comunque tutta la frutta e la verdura necessaria.

Il mais bollito e quello in scatola sono simili come sapore, solo che il prodotto confezionato può essere nocivo per la salute per il suo contenuto e non se ne deve dare tanto al bambino.

Con il mais in scatola si possono fare ricette sfiziose. Per rendere il prodotto meno pesante bisogna lavarlo bene accuratamente e poi la cottura può essere una scelta saggia. Si può cuocere in padella con burro o latto per darlo come sfizioso contorno oppure fare delle tortillas.

Domande frequenti

I bambini possono mangiare quello in scatola?

Sì ma con moderazione, perché può essere causa di aumenti di peso repentini, ma non provoca particolari malattie.

Meglio se la madre opta per la cottura di questo prodotto per evitare problemi e renderlo più leggero.

Quante volte si può mangiare il mais in una dieta?

Il mais è tra i cereali consigliati in una dieta sana ed equilibrata. Un carboidrato da associare a tante verdure e proteine, si può consumare per circa 200 gr, una volta a settimana per variare le tipologie di carboidrati presenti nella dieta. Solo 100 gr per il bambino piccolo.

Il mais va consumato con moderazione, soprattutto se in scatola, perché contiene zucchero e per evitare aumenti di peso, essendo un alimento che contiene più grassi.

Meglio optare per un prodotto che abbia caratteristiche naturali, bisogna valutarne le proprietà e scegliere il cereale che sia in fiocchi da dare a tutta la famiglia. Inoltre la farina di mais è consigliata per alcuni alimenti e anche per la preparazione di dolci.

Allo stesso tempo però è un alimento senza glutine che contiene tante vitamine e per tale motivo non provoca gonfiore, anzi aiuta l’intestino a svuotarsi.

Come si riconosce l’allergia al mais?

L’allergia al mais avviene in modo improvviso e provoca sintomi comuni a diverse malattie e intolleranze. La cosa importante da capire è in primis se si è allergici al mais oppure intolleranti all’amido di mais. Il mais contiene amido, ma non solo. Tantissimi cereali come l’orzo, il farro, l’avena ma anche pane, pasta, riso, patate e fecola di patate contengono amido di mais. Ecco di seguito le differenze.

Se si allergici al mais, i primi sintomi sono mal di stomaco e mal di testa. Successivamente si può avvertire un formicolio al corpo, oppure difficoltà di respirazione e anche una simil orticaria. La causa principale sta nella coltura del mais a fiocchi, che non viene eseguita nel modo giusto. Ci si può recare anche al pronto soccorso per farsi dare una cura adatta a questi sintomi che si avranno solo ed esclusivamente se si mangia mais.

Discorso diverso se parliamo di intolleranza all’amido. I primi sintomi sono riconducibili ad un intolleranza al glutine. Il corpo può apparire disidratato a causa di sintomi come diarrea, vomito, flautolenze e gonfiori addominali. Spesso le cure non danno subito i loro frutti.

Questo può accadere anche nei bambini, quindi bisognerebbe prestare molta attenzione. Al momento non esistono test capaci di diagnosticare quest’intolleranza. Ma il prodotto in questione, si potrebbe sostituire con prodotti più leggeri da usare come base per la vostra cucina, ecco quali sono:

  • Fecola di patate
  • Tapioca
  • Amido di frumento
  • Fecola di amaranta
  • Amido di riso

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