Bambini possono mangiare il prosciutto crudo e cotto?

Molte mamme dopo aver fatto il primo figlio si chiedono se è opportuno, quando comincia lo svezzamento, dare al bambino i salumi.

Ovviamente bisogna fare in primis una distinzione tra questi: i salumi sono sia magri che grassi, alcuni sconsigliati anche nella dieta degli adulti. Tra gli affettati magri troviamo il prosciutto crudo e quello cotto, la fesa di tacchino e la bresaola.

Ma i bambini possono mangiare il prosciutto crudo e cotto?

Tra quelli grassi ci sono il salame e la mortadella che sono sconsigliatissimi. Bisogna farglieli provare da grandi ma sempre con moderazione e limitando le dosi nella loro dieta.

Anche l’Oms, come si evince dal sito web, definisce che la dieta dei bambini durante e dopo lo svezzamento non deve assolutamente essere ricca di sali e zuccheri aggiunti, per evitare l’insorgere di obesità e malattie croniche.

Per il resto, l’organismo deve assumere tutto con moderazione; ciò serve per favorire la crescita.

Scopriamo di più sul consumo di prosciutto e salumi nei bambini.

Quando i bambini possono mangiare il prosciutto crudo

Sì, i bambini possono mangiare il prosciutto crudo. In particolare, questa tipologia garantisce l’apporto di proteine e vitamine del gruppo b che si trovano in diversi salumi.

Fondamentale perché aiuta la formazione di globuli rossi e midollo osseo, ad ogni modo esiste un’età specifica per dare al bambino questa determinata tipologia di carne che deve essere rigorosamente magra, quindi bisogna scegliere prosciutto con meno grasso possibile e toglierne la restante parte accuratamente.

Anche se costa di più, sappiate che è meglio scegliere la qualità che un tipo scadente e pieno di grassi.

Bambini 9 mesi 

A 9 mesi è assolutamente vietato dare ai vostri figli il crudo, non perché faccia male all’organismo ma perché non riuscirebbero a masticarlo. A questa età è meglio usare ancora latte e pappette.

1 anno 

Ad un anno potreste cominciare a dare al bambino i salumi magri e quindi cominciare dal crudo senza alcun grasso. Perché comincerà ad assumere macronutrienti diversi per l’organismo, come proteine, più carboidrati e fibre.

In base ai consigli dei medici, sarebbe opportuno introdurlo gradualmente, almeno 1-2 volte a settimana.

2 anni 

A 2 anni potrete dare tranquillamente il crudo al bambino. Il motivo principale è la presenza dei dentini che lo aiutano nel consumo di questo salume.

A quest’età potrete anche lasciare che lo mangi da solo come secondo piatto.

Bambini possono mangiare il prosciutto crudo

Prosciutto cotto bambini: quando possono mangiarlo

I bambini devono avere una dieta variegata e ci deve essere anche il prosciutto cotto. Uno studio rivela che molti bimbi lo amano più del crudo e di altri salumi.

Fa anche bene perché è ricco di potassio, magnesio e ferro e tante vitamine. Attenzione però alle quantità di sale che finiscono nell’ organismo.

Neonati 

Dal punto di vista medico meglio evitare di dare tali alimenti ai neonati, anche solo per farglielo provare perché lo vedono sulle vostre tavole.

7 mesi

Durante lo svezzamento si possono cominciare a dare degli omogeneizzati di alcuni alimenti diversi, come il cotto e vedere se al bimbo piace. In alternativa, con molta attenzione si possono cominciare a dare piccoli pezzi di affettato.

Bambini 10 mesi

A che età si può dare? Con un’età più avanzata è possibile cominciare a dare dei pezzi di prosciutto e introdurli nella dieta come secondo piatto.

Quando si può dare la bresaola ai bambini

La bresaola è uno degli insaccati migliori e più salutari che esistono. Ricca di ferro e proteine, è un alimento completo per le diete degli adulti. Le mamme spesso si chiedono se è tra i cibi che i piccoli possono mangiare.

La migliore è senz’altro quella della Valtellina che risulta più morbida, compatta e più scura. Compratela sempre fresca e sappiate che si può tenere in frigo solo per 1-2 giorni. Vediamo quando possiamo darla ai bambini.

Svezzamento

Durante lo svezzamento, i piccoli cominciano a provare tanti cibi nuovi per abituarsi all’alimentazione da adulti.

Purtroppo quando comincia lo svezzamento non è l’ideale perché non sanno ancora masticare bene il cibo, essendo un alimento molto secco, si rischia che resti in gola e possa soffocare. Non è consigliata per il menu dei neonati in fase di svezzamento.

12 mesi

Ad un anno hanno già hanno alcuni denti, quindi riescono a masticare bene gli alimenti e nella loro alimentazione può essere introdotta anche la bresaola.

Garantisce un apporto di ferro e delle vitamine del gruppo B, molto importante, ma attenzione a non esagerare perché introduce anche molto sale che può far male a vostro figlio.

In più, gli esperti consigliano di limitare le carni rosse nei primi anni di vita.

Domande frequenti

Prosciutto cotto frullato neonati: sì o no?

Il prosciutto cotto frullato si può darei ai neonati perché funge da omogeneizzato. Può essere un’ottima soluzione a quelli confezionati e se non riescono ancora a spezzare i pezzetti coi dentini.

Il consiglio che vi diamo è sempre di non esagerare con le quantità nell’arco della settimana; l’ideale sarebbe almeno 1-2 volte senza esagerare.

Ovviamente chiedere un parere al pediatra sarebbe la soluzione ideale.
Non è difficile creare quest’omogeneizzato, su un sito web di ricette si trovano sicuramente le specifiche quantità.

Lo si può frullare e aggiungere un po’ di brodo per renderlo più morbido ed evitare che si secchi. L’importante è eliminare il grasso prima di frullarlo.

Il prosciutto crudo fa male ai bambini?

Sfatiamo questo mito, il prosciutto crudo non fa male all’organismo dei bimbi, anzi. Piuttosto come per gli altri insaccati, è meglio non esagerare. Bisogna inoltre che i genitori sappiano quando i bambini sono in grado di masticare.

Prosciutto insaccato si può dare?

C’è differenza tra il prosciutto, la bresaola e il salame che si compra al banco salumi e quello che si trova nel frigo del supermercato da insaccato.

Quello si sconsiglia almeno fino a quando i bambini compiono 5 anni. Questo perché è più secco, quindi se non sono in grado di masticarlo è un problema; purtroppo è ricco di conservanti e anche di sale e a dirla tutta non ha proprio una grandissima qualità e costa anche di più.

Nei primi anni di vita è meglio scegliere con cura che tipologia di carne dare ai bambini e come darla, perché si deve dare un importanza maggiore agli ingredienti e alla cura della dieta dei piccoli.