Quando è stata inventata la lavatrice? Dalla prima ad oggi

La lavatrice per noi è un elettrodomestico indispensabile ormai. Eppure non è sempre esistita, anzi si usa da poco tempo, soprattutto nel nostro paese.

Ma quando è stata inventata la lavatrice e da chi? Si sono susseguiti tantissimi modelli per arrivare a quelli che ci sono oggi. Ecco un po’ di storia.

Quando è stata inventata la lavatrice?

La prima macchina per lavare indumenti risale al 1767, in Germania. Era un apparecchio con una centrifuga che veniva azionata a mano dalle persone, era abbastanza utile per lavare i panni insieme seppur faticoso.

Chi ha inventato la lavatrice?

L’inventore della lavatrice è un teologo di Ratisbona, il suo nome era Jacob Christian Schäffern. Ma in realtà, pare che un modello simile fu creato appena cento anni prima, da parte di John Hoskins, un nobile inglese, che voleva una macchina per lavare i panni, senza doverli lavare manualmente.

Questa macchina possedeva un cestello intrecciato che veniva fatto ruotare a mano. Si presuppone che il teologo, abbia preso spunto da questo primo antenato, ma non si hanno fonti certe.

Successivamente la lavatrice più simile a quella attuale, fu la proto lavatrice ideata nel 1860 da Thomas Bradford. Presentava un cestello in legno sul davanti in un prototipo più grande a forma di quadrato, sempre in legno. Doveva essere riempita di acqua e sapone e l’azione era manuale.

Nel 1874, invece, ci fu un altro inventore che la mise anche in commercio. La sua idea nacque per evitare la fatica del bucato alla moglie. William Blackstone creò la lavatrice in legno su modello di quella di Bradford, ma la azionava con un perno dotato di pioli che favoriva il lavaggio.

Quando è stata inventata la lavatrice

Invenzione lavatrice elettrica

La prima lavatrice elettrica fu creata nel 1906. Questa volta non si doveva più azionare a mano piena di liquidi e panni, ma il funzionamento avveniva collegandola ad una presa elettrica.

Purtroppo però il motore elettrico non era di ultima tecnologia come oggi, quindi spesso capitava che veniva inondato da getti d’acqua e poteva causare corto circuito o pesanti scosse a chi toccava l’elettrodomestico. Fu una rivoluzione per il bucato a favore delle donne, ma allo stesso tempo, molte rischiavano la vita.

Così si passo dall’ultimo modello con centrifuga da azionare a mano, del 1874, inventata da William Blackstone con un barile di legno collegato ad una presa elettrica. Lavare i panni divenne più facile, ma più pericoloso, con questa macchina.

Era il primo prototipo simile a quella dei giorni nostri. Ben presto tante aziende hanno cominciato a produrre elettrodomestici di questo tipo.

Questa tipologia fu creata dalla celebre Alva Fisher. Una super invenzione creata da una donna!

Prima lavatrice in Italia: com’era?

La prima nel nostro Paese risale al 1851, durante il Regno delle due Sicilie. Un’invenzione di Luigi Armingaud, era enorme e aveva un grande motore, poteva lavare insieme tantissimo bucato, fino a 1000 camicie. Era il primo strumento moderno arrivato in quasi tutta Europa.

Questo si evince dal libro del professor Gennaro de Crescenzo in un libro, oggi conservato nell’archivio di Stato a Napoli.

Successivamente in Italia la prima lavatrice moderna fu creata nel 1945 dalle Officine Meccaniche Eden Fumagalli, l’attuale Candy. Qualche anno più tardi arriveranno anche Rex e Indesit sul mercato.

Domande frequenti

Quanto costavano le prime lavatrici?

Le lavatrici prima costavano parecchio; almeno 136000 lire, considerando che uno stipendio medio era di 40000 lire al mese, erano bei soldi da spendere.

Purtroppo a quei tempi veniva acquistata solo da famiglie benestanti o di alto ceto sociale, mentre in altri paesi Europei era già visto come bene di prima necessità, perché il bucato era veramente pesante da fare a mano e le donne ne risentivano tantissimo.

In che anno la prima lavatrice in Italia?

La prima lavatrice di uso comune in Italia, viene commercializzata nel 1946; anno in cui le donne ricevono il diritto al voto.

Perché fare la lavatrice di sera?

Per un maggior risparmio energetico si consiglia di fare le lavatrici nelle fasce orarie 2 e 3.

Fascia 2: dalle 7.00 alle 8.00 del mattino e dalle 19 alle 23.00
Fascia 3: dal lunedì al sabato dalle 23.00 alle 7.00 e la domenica e nei giorni festivi

Ecco perché comunemente si dice che è meglio fare le lavatrici di sera, si può risparmiare tra il 30% e il 40% in bolletta.

Inoltre se si sceglie un tempo di lavaggio più basso si può risparmiare ancora di più.

Perché si chiama lavatrice?

Questo nome indica un particolare elettrodomestico che serve per lavare i panni in modo automatico.