Poppate neonato: quanto deve durare una poppata

L’allattamento al seno è una vera e propria magia: il bimbo manifesta il suo bisogno di nutrirsi, la madre lo avvicina a sé, lo attacca al seno e lui mangia in modo totalmente naturale e istintivo. Ma se il mondo dei bambini è un susseguirsi continuo di scoperte, allo stesso tempo suscita dubbi, paure e intuizioni da testare.

Come la vista, i sorrisi e il gattonamento anche le poppate di Martin sono state una fonte continua di gioia e domande. Durante i primi giorni di vita cercavamo di capire se fosse sazio e appagato dopo la poppata, quali fossero i segnali della fame e ci chiedevamo continuamente: “Quanto dura una poppata? Quanto tempo deve rimanere attaccato al seno?”.

Nei mesi precedenti alla nascita non facevamo che documentarci, chiedere consigli e sognare come sarebbe stata la nostra vita da genitori. Ma con un bebè è impossibile giocare d’anticipo! È lui a dettare le regole e impostare i suoi ritmi, e questo vale anche per le poppate.

Quanto deve durare una poppata?

Ogni bambino è diverso dall’altro e il suo modo di mangiare, sia per quanto riguarda la frequenza che la quantità di latte, varia notevolmente. Nella maggior parte dei casi, la durata delle poppate del neonato va dai 15 minuti alla mezzora alla volta, ma questa è solo una media. Molti bambini tendono a rimanere al seno più a lungo mentre altri si staccano da soli dopo qualche minuto.

Per capire quante poppate deve fare un neonato vale la stessa regola: è il bambino a comunicare il suo bisogno di mangiare e a stabilire quanto poppare. Nelle prime settimane può mangiare anche diverse volte al giorno, anche se la media oscilla tra le 8 e le 12 poppate.

Avrà mangiato abbastanza? Quanto dura una poppata per saziare il bambino? Quanto tempo deve durare una poppata a un mese?

Andiamo a scoprire qualcosa in più sulla suzione del neonato.

Durata poppate neonato mese per mese

La durata delle poppate del neonato assume caratteristiche diverse durante le fasi di crescita del bambino: nelle prime settimane dal parto possono durare anche 40 minuti, mentre nei mesi successivi possono interrompersi prima. Tutto dipende dal bisogno del piccolo di nutrirsi, di sentirsi coccolato e dalla stanchezza.

Tuttavia la regola aurea è quella di rispettare i suoi tempi e di avere fiducia nelle sue naturali capacità di autoregolarsi: il piccola sa perfettamente quanto deve durare la poppata e quante volte ha bisogno di mangiare.

Quanto dura la poppata di un neonato alla nascita

La suzione del seno è un riflesso naturale nel bambino, che tende a cercare il seno già dai primi istanti dopo il parto. Nei primi giorni di vita, il piccolo si nutre attraverso il colostro, in attesa che arrivi la montata lattea.

Le prime poppate sono intermittenti e possono durare anche pochissimi minuti. Questo accade perché i bambini appena nati tendono a stancarsi facilmente e impiegano più tempo per nutrirsi a sufficienza.

A distanza di circa 48/36 ore dalla nascita, la mamma inizia a produrre quello straordinario alimento che è il latte materno. Con la produzione di latte, il bambino è più appagato e si sazia più velocemente.

Poppate neonato 1 mese

La poppata del neonato di 1 mese può essere breve e avere una durata non superiore al quarto d’ora, oppure estremamente lunga e raggiungere l’ora.

In generale, il consiglio dei pediatri è quello di rispettare i ritmi del bambino e valutare se la crescita avviene in modo corretto.

Poppate neonato 2 mesi

Quante poppate a 2 mesi?

Dopo le 4 settimane, il piccolo dovrebbe mangiare circa 5/6 volte al giorno, continuando a rimanere attaccato al seno per tutto il tempo che desidera. Con il passare dei mesi, l’esperienza del piccolo migliora e potrebbe impiegare meno tempo a mangiare.

Poppate neonato 3 mesi

Se ti stai chiedendo quante poppate a 3 mesi, devi sapere che i bambini allattati al seno mangiano circa 6 volte al giorno. La quantità di latte materno durante il terzo mese, però, aumenta rispetto a quelli precedenti, passando a circa 140/150 grammi a pasto.

Poppate neonato 4 mesi

Le poppate del neonato a 4 mesi diventano solo 5, e la quantità rimane circa la stessa delle settimane precedenti. Tra una poppata e l’altra, quindi, trascorrono almeno 4 ore.

Le mamme che allattano il bambino al seno, nella maggior parte delle volte, hanno difficoltà a stabilire la quantità di latte assunta durante la poppata. Ma questo non deve essere un problema: l’importante è che il bebè cresca regolarmente.

Quanto deve durare una poppata

Quanto deve durare una poppata al seno

Secondo gli esperti non è possibile stabilire un percorso preciso per ogni bambino, perché la durata della poppata varia a seconda di molteplici fattori:

  • la fame del bambino;
  • la quantità di latte prodotta dalle neomamme e le caratteristiche nutrizionali;
  • la stanchezza del bebé;
  • il suo desiderio di stare accanto alla madre;
  • la posizione assunta da mamma e bebè durante l’allattamento;
  • l’età del bambino.

Come ho anticipato, comunque, la durata delle poppate al seno oscilla tra i 15 e i 40 minuti, ma può essere più breve o, addirittura, più lunga.

Tuttavia, per il benessere del seno sarebbe meglio non oltrepassare i 30 minuti di allattamento per ogni lato, tempo oltre il quale c’è il rischio di sviluppare ragadi. Inoltre, una suzione troppo prolungata può provocare l’ingestione di aria e la comparsa delle tanto temute coliche del neonato.

Quanto deve mangiare un neonato a poppata 

Per capire quanto latte a poppata dovrebbe assumere il lattante ogni volta, esistono delle linee guida con indicazioni generali sull’alimentazione. Il consiglio degli esperti è di ricorrere a una semplice formula matematica per il calcolo della quantità da fargli bere: (peso del bimbo in grammi: 10) + 250 grammi. Una volta ottenuto il quantitativo giornaliero si divide per il numero delle poppate.

Capire quanto mangiano i bambini allattati al seno è più complesso di quanto non lo sia con l’allattamento artificiale.

Neonato attaccato al seno per ore: è normale?

“Tuo figlio ti ha scambiato per un ciuccio. Usa il seno come un ciuccio”: queste sono alcune delle affermazioni comuni che una mamma che allatta si sente ripetere spesso, soprattutto quando si superano i dodici mesi con l’allattamento al seno.

Questo genere di critiche non fa che minare la fiducia della mamma verso le sue capacità e la relazione con il bambino, ma non ha nulla di fondato. Il ciuccio, per antonomasia, è molto differente dai seni. Durante l’allattamento al seno, il bambino viene nutrito, sta a stretto contatto con la sua mamma e favorisce la produzione di latte materno.

Secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’allattamento al seno dovrebbe durare almeno fino ai due anni ed essere allattamento esclusivo fino ai 6 mesi.

Se il bambino resta attaccato ai seni a lungo, oppure si addormenta durante la poppata senza lasciare il capezzolo non è necessario allarmarsi. Bisogna solo prendersi del tempo da dedicare al bambino perché potrebbe semplicemente essere un poppatore lento.

In quei momenti, in genere, il bambino non si sta esclusivamente alimentando e non corre il rischio di sovralimentazione, ma tende a rilassarsi e il contatto con la pelle della sua mamma lo fa sentire rassicurato. Considera che ci sono momenti in cui smette di ciucciare proprio grazie alla sua capacità di autoregolare la quantità di latte necessaria.

Quanto devono durare le poppate del neonato con il latte artificiale

Chi utilizza il latte artificiale, solitamente, segue delle linee guida basate su dosi medie. Tuttavia, anche per i bambini non allattati al seno, il consiglio è lo stesso: ogni bambino è diverso dall’altro e le indicazioni sulla frequenza e la quantità che vanno bene per l’uno non necessariamente sono valide per gli altri.

Con il biberon, alla lunga, il bambino rischia di ingerire aria, per cui, quando termina il contenuto di latte all’interno del contenitore, o superata la mezzora, è importante che si stacchi.

Poppate a grappolo: cosa sono?

Ci sono giornate in cui il bambino chiede il seno con maggiore frequenza e piange in modo accorato finché non arriva il latte. Si parla di poppate a grappolo quando la richiesta del seno è continua e il bambino mangia, si stacca e poi torna ad attaccarsi nuovamente al seno, nel giro di qualche minuto. Dette anche poppate ravvicinate, si concentrano in genere nelle ore serali, tra le 18 e le 22, e sono molto utili per stimolare la produzione di latte materno.

Quando è accaduto a Martin, abbiamo subito pensato che potessero esserci problemi e che il latte materno non fosse più sufficiente.

Ovviamente, come tanti genitori, abbiamo deciso di fissare una visita da un consulente, che ci ha spiegato che eravamo semplicemente di fronte ad uno scatto di crescita e che si trattava di un processo fisiologico. In effetti, le poppate a grappolo sono durate solo qualche giorno e il modo migliore per affrontarle era che la mamma riposasse di più per favorire la produzione di latte.

Il ruttino dopo la poppata

Sebbene sia ritenuto essenziale, in realtà, il ruttino dopo la poppata non è essenziale. La sua funzione, infatti, è quella di far espellere al bambino l’aria in eccesso ingurgitata durante la poppata, ma non tutti i bambini ne hanno bisogno. È utile nei bambini che mangiano voracemente o quando si consuma latte artificiale, poiché il quantitativo di aria che entra nello stomaco è maggiore.

In ogni caso, i bambini che avvertono disagio e hanno bisogno di fare il ruttino lo manifestano inarcando la schiena o scansando il seno.

Corretta posizione del neonato dopo la poppata

Se ti stai chiedendo quanto tenere su il neonato dopo la poppata e come, considera che basta circa un quarto d’ora in posizione verticale per favorire il ruttino ed evitare il rigurgito. Basta sostenere il bambino in braccio, con il volto rivolto verso di te e la schiena leggermente inclinata.

Svegliare il neonato per la poppata: sì o no?

Le poppate notturne sono uno dei problemi con cui si scontrano le mamme durante i primi mesi del proprio figlio. Nelle prime settimane, il bambino tende ad attaccarsi al seno con la stessa frequenza sia la notte che il giorno. Col passare dei mesi, però, le cose cambiano: durante la notte inizia a dormire profondamente e il fabbisogno di latte durante le ore notturne si fa sentire meno.

A meno che il bambino non abbia problema di crescita o sia sottopeso, svegliare il lattante per la poppata notturna, o durante il giorno, non è consigliato.

Come togliere la poppata notturna

Fino a quando si fa la poppata notturna? La poppata notturna va a scomparire in automatico intorno ai 6/7 mesi del bambino, quando raggiunge i 7 chili e avviene lo scatto di crescita.

Se ciò non accade, si può fissare l’ultima poppata intorno alla mezzanotte, in modo che il bambino non abbia la sensazione di fame durante la notte, e dorma per le successive 6 ore.

Domande frequenti

Si può fare il bagnetto dopo la poppata?

Il bagnetto dopo la poppata si può fare e non è assolutamente pericoloso. È una cura che il bambino gradisce e che gli dà molta gioia, e si può fare tutte le volte che si desidera.

Cambio pannolino: prima o dopo la poppata?

Il cambio del pannolino va gestito in base alle abitudini del bambino. Se si addormenta attaccato al seno è meglio cambiarlo prima della poppata, mentre se dopo la poppata rimane sveglio, si può effettuare il cambio pannolino anche dopo l’allattamento.

Che cosa vuol dire “a richiesta”?

Allattare a richiesta vuol dire seguire i ritmi del bambino subito dopo il parto e offrire il seno o il biberon tutte le volte che manifesta i segnali della fame. La madre non segue uno schema classico per dare il latte al piccolo, ma risponde alla sua richiesta.

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Ultimo aggiornamento: 2024-04-16 / * Link di affiliazione / Immagine: Amazon Product Advertising API